Circa 10mila anni fa il livello degli oceani era superiore all’attuale, con una concentrazione di anidride carbonica inferiore.
Il livello del mare ha raggiunto i 10 metri sopra il livello attuale durante l’ultimo periodo interglaciale, circa 125.000 anni fa con un incremento di circa tre metri al secolo. Durante quell’intervallo climatico, che è durato circa 10.000 anni, lo scioglimento del ghiaccio antartico è stato alla base dell’innalzamento delle acque oceaniche. Le stime sono state realizzate da un gruppo di climatologi australiani in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communicatios. Per gli esperti la natura e le cause della deglaciazione del passato rimangono un enigma. L’Antartide è stato un “attore chiave” negli aumenti del livello del mare nel passato con un contributo notevole alla nascita e allo sviluppo della calotta che copre la Groenlandia. Lo scioglimento massiccio dei ghiacci della calotta antartica ha lasciato tracce nei coralli del Mar Rosso, le Seychelles, le Bahamas e sulla costa occidentale dell’Australia. In quell’epoca le temperature erano solo di un grado maggiori rispetto ad oggi , cioè simili a quelle previste per il prossimo futuro.
Allora la radiazione solare in entrata era più elevata di oggi, a causa delle differenze nella posizione della Terra rispetto al Sole. Dall’altro, i livelli di anidride carbonica erano solo 280 parti per milione mentre oggi sono di 410 parti per milione. Ciò significa che se i cambiamenti climatici continuano incessantemente, il drastico aumento del livello del mare attuale potrebbe essere un piccolo esempio di ciò che avverrà in futuro. Il livello del mare accelererà e entro il 2100 raggiungendo i 70-100 centimetri, a seconda della scala di emissione dei gas indicati