La colonia di formiche popolava una vecchia struttura nucleare alimentandosi dei corpi degli esemplari morti.
Vivevano in condizioni estreme in un vecchio bunker sovietico, situato a Templewo, in Polonia, usato decenni fa per conservare le armi nucleari. Si tratta di una colonia di oltre un milione di formiche della famiglia della ”Formica polyctena” liberate da un gruppo di esperti per monitorarne il comportamento. Nonostante fossero impossibilitate a riprodursi, gli insetti hanno rinnovato la loro popolazione negli anni per l’arrivo continuo di nuove formiche dall’esterno che scivolavano lungo tubo di ventilazione che collegava il bunker con l’esterno e dal quale risultava impossibile uscire. La loro alimentazione si è basata sui corpi degli esemplari morti; una riserva alimentare che ha ne permesso la sopravvivenza nonostante le condizioni estremamente sfavorevoli.
Secondo i ricercatori, le formiche di solito non praticano il cannibalismo, tranne in condizioni estreme e nel caso in cui diverse colonie sono in guerra tra loro. Nel bunker in Polonia l’abitudine di cibarsi con i resti dei propri simili rappresentava l’unica possibilità per la loro sopravvivenza, vista l’assenza di altre fonti di cibo. Per liberare le formiche ed osservarne il comportamento, Czechowski e il suo team hanno installato un ponte improvvisato nel foro di ventilazione, attraverso il quale gli insetti erano in grado di accedere alla superficie. Quasi tutte le formiche rilasciate sono tornate al formicaio senza mostrare alcun comportamento aggressivo verso gli altri abitanti della colonia.