Secondo i ricercatori il rilascio di un’ingente quantità di sfere di vetro potrebbe rappresentare una possibile soluzione allo scioglimento dei ghiacci.
Miliardi di sfere microscopiche di vetro per preservare l’Artico dal riscaldamento globale. E’ l’ultima trovata degli esperti per provare a mitigare i cambiamenti climatici ai poli. Ad ipotizzare il nuovo sistema è un team di esperti, sulla base degli ultimi dati davvero allarmanti riguardo soprattutto allo scioglimento dei ghiacci e degli effetti che potrebbero coinvolgere le aree costiere. L’idea del rilascio delle sfere di vetro è solo una delle ultime ipotesi per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
L’idea è dell’organizzazione di scienziati Ice911 e prevede lo spargimento di sfere composte da silice, di dimensioni simili alla polvere, in grado di fungere da schermo contro i raggi del Sole. La ricerca, realizzata da un team guidato dalla professoressa Leslie Field dell’Università di Stanford, ha sperimentato la soluzione da oltre due anni su un lago ghiacciato americano, per testarne la reale efficacia. Dai dati è emerso come lo spessore del ghiaccio sia aumentato mentre le temperatura sia diminuita. L’obbiettivo degli esperti è di preservare lo strato di ghiaccio e preservarne la capacità di riflettere la luce solare. Una delle conseguenze più notevoli dello scioglimento dei ghiacci è, appunto, il crollo della capacità di riflettere i raggi del Sole ed innescare un circolo vizioso che porti ad un aumento costante delle temperature, oltre che al rilascio nell’atmosfera di ingenti quantità di anidride carbonica. Secondo gli autori dello studio il rilascio delle microsfere dovrebbe avvenire nelle aree ”nevralgiche” della calotta, dove il tasso di scioglimento risulta quattro volte superiore rispetto al passato.