”La grande bellezza dello spazio” mostrata grazie ad un nuovo telescopio.
Il Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics di Garching, in Germania, ha rivelat le prime immagini inviate dal suo nuovo telescopio spaziale a raggi X eROSITA, che, secondo il principale investigatore della missione, “mostra la vera bellezza dell’universo nascosto“. La visione a raggi X fornita dai sette specchi eROSITA, anch’essi dotati di telecamere CCD con un’eccellente risoluzione spettrale e temporale, ha offerto una visione unica della nostra galassia vicina, la Grande nuvola di Magellano e il sistema di ammasso di galassie A3391. Nella Grande Nube di Magellano, a 163.000 anni luce dalla Terra, eROSITA ha mostrato non solo la sua distribuzione di gas caldo, ma anche alcuni dettagli notevoli, in particolare i resti della stella della supernova SN1987A, esplosa nel febbraio 1987.
Il telescopio ha anche “fotografato” un gran numero di oggetti caldi della galassia vicina, nonché alcune stelle della Via Lattea. In altre immagini eROSITA, il sistema di cluster di galassie interattivo A3391 / 3395 appare come nebulose grandi ed ellittiche che coprono decine di milioni di anni luce e contengono migliaia di galassie ciascuna. Cluster di questo tipo sono uno dei principali obiettivi scientifici per la missione che punta a mappare circa 100.000 ammassi di galassie che emettono raggi X e milioni di buchi neri. Il telescopio è stato lanciato il 13 luglio 2019 nell’ambito della missione spaziale russo-tedesca Spektr-RG, che include anche il telescopio russo ART-XC. Il 21 ottobre eROSITA ha completato il suo viaggio di 1,5 milioni di chilometri verso il secondo punto Lagrange (L2) del sistema Terra-Sole, l’area nella quale le forze gravitazionali di due grandi oggetti, in questo caso il Sole e la Terra, si bilanciano a vicenda. “Questo – afferma lo scienziato Andrea Merloni – è un sogno diventato realtà. Ora sappiamo che eROSITA può mantenere la sua promessa e creare una mappa dell’intero cielo a raggi X con profondità e dettagli senza precedenti“.