Alcuni rischi, relativi al consumo di pizza, si nasconderebbero nei cornicioni bruciacchiati e nel fumo rilasciato dalla combustione.
Più volte indicata dalle istituzioni europee come pericolosa per la salute, la pizza cotta a legna contiene, secondo le ricerche, una concentrazione significativa di sostanze tossiche,ma solo a determinate condizioni. La maggior parte dei composti nocivi sono prodotti, però, dal fumo che deposita una poverina scura sia sul fondo del forno che sulla pizza stessa. Insomma basta una maggiore pulizia del forno per evitare contaminazioni. Abbattere la quantità di fumo nero prodotto dalla combustione è dunque essenziale per proteggere la propria salute. Sono gli idrocarburi polinucleari, benzoapirene, benzoantracene e benzofluorantene a rappresentare i pericoli maggiori per il corpo. Per diminuire il livello di contaminazione può essere utile, inoltre, usare una pala forata, in grado di rilasciare meno farina sulla superficie del forno.
Anche i cartoni usati per il trasporto delle pizze possono rappresentare un problema per la salute, perchè in grado di produrre sostanze cancerogene. E’ importante non utilizzare i cartoni riciclati, riconoscibili dalla caratteristica colorazione grigia, per le tracce dell’utilizzo precedente. I contenitori migliori sono quelli composti da pura cellulosa, caratterizzati da una tonalità bianca. In ogni caso è utile non consumare pizze bruciacchiate o evitare di mangiare le parti scure delle pizze, specie sui bordi e lungo il cornicione.