La malattia che in America ha provocato decine di morti ha una denominazione ufficiale.
Gli scienziati degli Stati Uniti hanno dato un nome alla patologia che ha colpito centinaia di consumatori abituali di sigarette elettroniche nel paese. Acronimo che sta per “E-cigarette, or Vaping, product use Associated Lung Injury”, la sigla è comunemente indicata dagli esperti della Food and Drug Administration che stanno studiando la malattia, in parta ancora avvolta dal mistero. Con 26 morti e 1.299 persone che hanno contratto la malattia, l’EVALI ha destato molta preoccupazione, da quando l’11 aprile è stato scoperto il primo caso. Non è chiaro, ad esempio, quale sia la sostanza che scatena la patologia, tra le tante che compongono il mix contenuto nella sigaretta elettronica. Intanto le autorità sanitarie hanno sconsigliato l’uso di qualsiasi dispositivo che contenga il THC, il delta-9-tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della cannabis, oltre a quelli presenti sul mercato nero.
Secondo primi dati, infatti, una percentuale di oltre il 75% degli affetti dalla patologia aveva usato le sigarette elettroniche con il THC, in pratica uno dei principi attivi della cannabis. Ma quali sono i sintomi dell’EVALI? I dolori al petto rappresentano il primo segno dell’insorgenza della patologia, seguito dal respiro affannoso, la tosse, la nausea e le difficoltà respiratorie. Subito dopo si manifesta la febbre connessa a problemi di respirazione che possono aggravarsi fino a richiedere la respirazione assistita. In alcuni casi la malattia si manifesta anche dopo la conclusione della cura, richiedendo un nuovo ricovero. Secondo le prime ricerche la patologia potrebbe portare allo sviluppo anche di infezioni.