Il non ricordare le cose può rappresentare il segno della normale attività del cervello, ma anche i sintomi di una degenerazione cerebrale. Ecco i casi nei quali è indispensabile rivolgersi ad uno specialista.
Dimenticare le cose è un processo del tutto normale, frutto di un meccanismo comune nel nostro cervello che tende a ”fare pulizia” delle cose inutili. Insomma non ricordarsi determinate cose è spesso il segno di un cervello attivo, come dimostrato da una ricerca dell’Università di Cambridge. Eppure ci sono casi nei quali la perdita dei ricordi può rappresentare un campanello di allarme da non sottovalutare. Non ricordarsi i luoghi molto comuni, i nomi e i numeri di telefono di persone care può rappresentare un elemento da approfondire, soprattutto se in determinate fasce di età.
Frutto delle minori connessioni neuronali, la perdita della memoria può rappresentare un segno di un processo di degenerazione cerebrale. Anche il dimenticare come si scrivono le parole, usare lettere spagliate commettendo errori che prima non si faceva può rappresentare un campanello di allarme; insomma occhio all’ortografia. Il sentimento ricorrente i confusione, il non ricordare lo svolgimento delle azioni quotidiane che prima si realizzavano facilmente, oppure riporre gli oggetti in luoghi sbagliati è il segno che qualcosa non va. Il tutto accompagnato a sbalzi di umore, problemi nella concentrazione. In questi casi può essere utile rivolgersi ad un esperto.