Nell’era industriale la quantità di anidride carbonica emessa in atmosfera è maggiore rispetto alle grandi catastrofi passate. Ora il rischio è un’estinzione di massa.
Dal 1750, gli esseri umani hanno modificato il ciclo del carbonio sulla Terra più gravemente degli asteroidi più catastrofici della storia. La scoperta è stata pubblciata sulla rivista Elements, dall Deep Carbon Observatory (DCO), un collettivo globale di oltre 1.000 scienziati che studiano il ciclo del carbonio terrestre dal nucleo del pianeta fino all’atmosfera. In un’edizione speciale della rivista, gli scienziati DCO hanno esaminato quelle che chiamano “perturbazioni” del ciclo del carbonio della Terra negli ultimi 500 milioni di anni circa. Di solito l’anidride carbonica, spiegano gli studiosi, viene pompata nell’atmosfera dai vulcani e dalle sorgenti idrotermali mentre una quantità simile di carbonio affonda nell’interno del pianeta ai confini delle placche tettoniche. Questo equilibrio garantisce aria pulita, un clima ospitale e la biodiversità negli oceani. Tuttavia, di tanto in tanto, un cataclisma modifica questo equilibrio, inondando il cielo con l’anidride carbonica e di altri gas a effetto serra, sconvolgendo il clima del pianeta per centinaia di anni.
Nei nuovi articoli, i ricercatori identificano quattro di queste perturbazioni, tra cui diverse eruzioni vulcaniche gigantesche e l’arrivo del famoso asteroide che ha colpito il pianeta circa 66 milioni di anni fa. Ma un altro sconvolgimento sta avvenendo, ora, sul nostro pianeta. “Oggi – spiegano gli esperti – il flusso di carbonio generato dall’uomo, attraverso la combustione dei fossili formatisi nel corso di milioni di anni, sta contribuendo a una grande perturbazione del ciclo del carbonio”. In pratica la quantità totale di CO2 rilasciata nell’atmosfera ogni anno dal consumo di combustibili fossili supera la quantità cumulativa di CO2 rilasciata da ogni vulcano sulla Terra, di almeno 80 volte. L’impatto con l’asteroide che ha estinto i dinosauri ha innescato una serie di emissioni di CO2 che hanno portato alla scomparsa di diverse specie animali, in poco tempo. Tuttavia anche le stime maggiori correlate a Chicxulub (l’asteroide che ha estinto i dinosauri) risultano inferiori alle emissioni cumulative associate al cambiamento climatico prodotto dall’uomo. Queste emissioni, hanno scritto i ricercatori, ammontano a circa 2.000 gigatonnellate di CO2 dal 1750. In pratica il ritmo con cui gli esseri umani stanno disturbando l’equilibrio del carbonio del pianeta è paragonabile ad alcuni agli eventi geologici più catastrofici della storia. ”Questa era – hanno concluso i ricercatori – lascerà come eredità un’estinzione di massa provocata dal cambiamento climatico indotto dall’effetto serra”.