Continue scosse colpiscono il nostro satellite, per effetto del restringimento della crosta.
Restringimento, raffreddamento e ”faglie inverse”: i fenomeni registrati sulla Luna mostrano un satellite ancora ”vivo” con una serie di terremoti, o meglio ”lunamoti” che ne scuotono la superficie. Attraverso una serie di misurazioni realizzate dagli anni Sessanta agli anni Settanta, gli studiosi hanno rilevato ben 28 scosse di terremoto.
Incrociando i dati con le immagini delle faglie scattate dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA, gli scienziati hanno scoperto come almeno otto sismi siano il prodotto di un’attività tettonica, ovvero dal movimento di placche della crosta lungo le faglie inverse. I dati sono stati raccolti grazie al posizionato di cinque sismometri sulla superficie del satellite, durante le missioni Apollo 11, 12, 14, 15 e 16. Nonostante i dati più recenti risalgano agli anni Settanta, secondo gli studiosi è probabile che la Luna sia ancora scossa dai lunamoti.