Con un’estensione di 1.232 di chilometri quadrati D28 è l’iceberg più grande mai avvistato in Antartide da mezzo secolo.
Un altro gigantesco iceberg si è staccato dal continente antartico. Si tratta di una formazione di dimensioni colossali, la più grande degli ultimi 50 anni. Ad annunciarlo è l’Australian Antartic Division che ha anche sottolineato come si tratti di un fenomeno ”naturale”, non legato al riscaldamento globale. D28 (questo il nome dato all’iceberg) si è separato dalla piattaforma Amery, un’area monitorata da quasi venti anni dall’Helen Fricker dello Scripps Institution of Oceanography, che aveva già previsto il distacco tra il 2010 e il 2015.
Un peso di 315 miliardi di tonnellate caratterizza D28 che si estende per 1.232 chilometri quadrati, con uno spessore di circa 210 metri. Ora le correnti e i venti lo spingeranno in mare aperto, in direzione Ovest. Anche nel caso di scioglimento del colossale iceberg, non ci sarà alcuna ricaduta sui livelli degli oceani, visto che l’oggetto già si trovava già al di sopra della superficie oceanica. Insomma, come un cubetto di ghiaccio in un bicchiere, l’iceberg non aggraverà il fenomeno dell’innalzamento dei mari. L’avanzata dell’oceano all’interno della piattaforma potrebbe, però, avere delle ripercussioni sulla sua stabilità. Insomma la zona di Amery, la terza piattaforma per dimensioni in Antartide, continuerà ad essere ”osservata speciale” anche nei prossimi anni.