Il fenomeno, registrato dal rover, avviene solo in un determinato orario.
Il campo magnetico di Marte è, oggi, molto debole a causa dell’inattività del nucleo interno che, quasi quattro miliardi di anni fa, si fermò, facendo collassare lo scudo del pianeta, oggi esposto alle radiazioni solari e spaziali che hanno eliminato l’atmosfera, trasformando un mondo potenzialmente ricco di sostentamento idrico in un freddo deserto. Oggi, grazie al magnetometri di Insight abbiamo un quadro più chiaro della situazione attuale, dal punto di vista magnetico, del pianeta. Secondo le misurazioni del robot il campo magnetico è più potente di circa venti volte rispetto alle misurazioni orbitali effettuate in passato. Il fenomeno potrebbe derivare da rocce presenti nella zona, magari sotterranee, o superficiali. Ma un altro mistero si aggiunge ai tanti che ci riserva il pianeta rosso. Una serie di ”pulsazioni magnetiche” sono state registrate solo ad un orario preciso: la mezzanotte locale.
Naturalmente l’origine di questa particolare ”precisione oraria” non è ancora stata compresa dagli esperti. Una delle ipotesi è la presenza di una debole bolla magnetica intorno al pianeta rosso. Questa formazione è compressa dal campo magnetico del vento solare, che fa assumere ad una particolare zona della bolla, una forma allungata, come una sorta di coda. A mezzanotte avviene l’allineamento tra il punto in cui si trova Insight con questa coda che passandoci esattamente sopra, potrebbe ”pizzicare” il campo magnetico di superficie come una corda di chitarra. La teoria può essere suffragata solo dai vari veicoli spaziali che stanno sorvolando Marte, come il Mars Atmosphere e Volatile Evolution della NASA.