La combinazione di due farmaci, uno usato per la cura dei sarcomi (tumori del tessuto connettivo) e l’altro per il diabete hanno ”trasformato” le cellule tumorali in grasso.
Due farmaci con un’azione combinata, in grado di trasformare il liposarcoma da tumore maligno in un tessuto simile al normale grasso. E’ il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista Clinical Cancer Research e realizzata da un team di studiosi dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs. Si tratta di in un farmaco antitumorale, la trabectedina, la cui azione combinata il pioglitazone, farmaco usato per la cura del diabete, produce il differenziamento in adipociti di un tumore delle parti molli, la tipologia maggiormente grave del liposarcoma mixoide. Gli esperti hanno usato cellule e animali di laboratorio con i tessuti di liposarcoma prelevati da alcuni pazienti. Il risultato è che i due prodotti, insieme, sono in grado di portare ad un regresso del tumore impedendone la ricrescita.
Il fenomeno è stato riscontrato anche nei casi in cui i liposarcomi per i quali la trabectedina, utilizzata da sola, non risultava efficace, per la resistenza che il cancro aveva sviluppato alla medicina. La ricerca ha portato alla conclusione che l’azione della sola trabectedina fosse in grado di portare ad una differenziazione del liposarcoma mixoide solo parziale in adipociti, ma l’effetto non risultava completo e, in seguito ad una terapia prolungata, si esauriva. Il successo dello studio è dovuto alla collaborazione con la Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori di Milano, e un team di clinici guidati da Paolo Casali, specializzati nella lotta ai sarcomi. E’ stata la dottoressa Silvana Pilotti ad capire, per prima, come l’abbinamento dei due farmaci fosse in grado di spingere il liposarcoma a trasformarsi in un tessuto normale. Se confermata, la ricerca rappresenterebbe il secondo studio che, dopo quello della terapia della leucemia promieolocitica con l’acido retinoico, ha portato alla differenziazione delle cellule tumorali in ”normali”.