Gas serra dai fiumi e dai laghi siberiani. La nuova scoperta degli scienziati.
Un nuovo studio conferma la rapidità dei cambiamenti climatici e gli effetti devastanti sull’ambiente. Secondo la ricercatrice Svetlana Serikova dell’Università di Umeå, ad emettere gas serra sono anche i laghi e i fiumi della Siberia. E’ il permafrost, in pratica, all’origine del fenomeno: il ghiaccio secco delle profondità il cui scioglimento è accelerato dall’aumento delle temperature. Ingenti quantità di anidride carbonica sono liberate da questa sostanza sotterranea, disciolta nei corsi d’acqua e nei bacini siberiana. ”Nelle aree in cui il permafrost risulta più instabile – dichiara la studiosa – ed oggetto di scioglimento, le emissioni di gas sono superiori mentre le emissioni prodotte nei laghi sono maggiori nelle zone in cui il permafrost è ancora intatto”. Se le emissioni prodotte dai fiumi sono controllate dalla temperatura, quelle prodotte dai bacini sono la conseguenza del processo di respirazione dei sedimenti e dalla quantità di carbonio organico scongelato di recente.
Secondo lo studio la maggior parte del carbonio scongelato nel permafrost, in pratica, si disperde nei corsi d’acqua e nei laghi dove si trasforma in gas serra liberandosi nell’atmosfera. Seppur conosciuto, il processo appare più rapido rispetto a quanto creduto in passato e rende la zona occidentale della Siberia una delle aree a maggiore emissione di gas serra. Lo studio conferma, ancora una volta, come le emissioni di gas serra siano indirettamente collegate, non solo attraverso l’emissione la combustione dei motori o dall’industria.