Il vulcano russo Raikoke ha generato una colossale nube di zolfo, modificando la composizione della stratosfera e i colori del tramonto.
Una particolare colorazione caratterizzava le albe e i tramonti quest’estate: nelle zone rurali del Colorado e nel resto dell’emisfero settentrionale con una luce viola si aggiungeva alle classiche tonalità crepuscolari rendendo l’effetto più suggestivo. Ad indagare sul fenomeno, attraverso i palloni meteorologici che esplorano la stratosfera, è stato un team di ricercatori russo. Gli esperti hanno rintracciato l’origine della misteriosa luce viola in un‘eruzione vulcanica in Russia. Il 22 giugno, il vulcano Raikoke ha gettato cenere e gas solforico a 17 chilometri dalla stratosfera. Eruzioni così violente sono rare: l’ultimo a lanciare materiale gas a questa altezza è stato nel 1991, quando il monte Pinatubo, nelle Filippine. I ricercatori che hanno monitorato la stratosfera con palloncini ad alta quota hanno presto trovato uno strato di particelle di zolfo 20 volte più spesso del normale. Questo è bastato per spiegare i tramonti viola e le albe e ricollegarli all’eruzione del Raikoke.
Quando il sole sorge o tramonta, i suoi raggi colpiscono l’atmosfera ad angolo, costringendo la luce a spostarsi ulteriormente e filtrare attraverso particelle meglio conosciute come aerosol. Gli aerosol, comprese le particelle di zolfo che volano in alto, agiscono come palle da discoteca, disperdendo la luce in tutte le direzioni. Se un’eruzione vulcanica lancia abbastanza zolfo nella stratosfera, questa dispersione di luce può far raffreddare temporaneamente l’intero pianeta deviando più luce solare nello spazio.