Dal 2000 al 2015 gli attacchi degli orsi, in tutto il mondo, hanno procato 600 casi di persone uccise o ferite.
Gli attacchi degli orsi bruni (Ursus arctos) all’uomo sono diventati più frequenti negli ultimi anni, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature. Las ricerca è stata realizzata da un team di specialisti spagnoli e italiani che hanno analizzato 664 casi confermati di persone uccise o ferite da plantigradi tra il 2000 e il 2015. I dati indicano che mentre nel 2000 sono stati registrati meno di venti casi, nel 2014 sono saliti a 80. La maggior parte degli attacchi in Europa ha avuto luogo in Romania (131), seguita da Russia (111), Slovacchia, Svezia e Finlandia.
In Nord America, la maggior parte di questi casi si è verificata negli stati americani dell’Alaska (51), Wyoming (29), Montana (25) e nelle province canadesi della British Columbia (42) e Alberta (18). Lo studio indica che lo scenario in cui si verificano più attacchi di orsi si verifica a causa di orse femmine con i loro piccoli. Secondo gli scienziati, l’aumento del numero di attacchi è in gran parte dovuto alla crescente tendenza degli umani ad acquisire case suburbane nelle aree vicino alle foreste.