Nel mese di maggio un’improvvisa emissione di raggi X ha stupito gli esperti.
Cresce senza sosta la voracità di Sagittarius A*, il buco nero collocato al centro della nostra galassia. La formazione è stata studiata da un team di esperti guidati da Andrea Mia Ghez, dell’università della California a Los Angeles. Dopo aver confrontato le osservazioni realizzate in ben 24 anni, gli astrofisici hanno rivelato maggiori dimensioni e velocità di distruzione dei materiali circostanti. Un evento inedito, in particolare, ha stupito gli esperti: un improvviso aumento della luminosità il 13 maggio scorso. In quell’occasione l’emissione di raggi X del buco nero è raddoppiata.
Secondo gli esperti all’origine di questo improvviso fenomeno ci sarebbe il passaggio di una notevole quantità di polveri e gas risucchiate dal buco nero. Ad essere coinvolta, secondo le ricostruzioni, è stata la stella S0-2, un oggetto che, avvicinatosi troppo al buco nero, avrebbe scagliato una nube di materiale. Non è escluso, inoltre, che uno sciame di comete sia precipitato all’interno della formazione. Al di là del fenomeno, però, quello che sembra certo è l’incredibile voracità del buco nero al centro della nostra galassia; una capacità di distruggere tutto ciò che è nelle vicinanze inimmaginabile in precedenza.