Gli uragani di Nettuno si compongono di venti inimmaginabili sulla Terra.
Particolarmente vicino e ”luminoso” nel cielo notturno in questo periodo, Nettuno è uno dei pianeti del Sistema Solare più lontani, perciò non visibile ad occhio nudo neanche quando è in opposizione. Il corpo celeste, analogamente ad Urano, ha un particolare colore blu intenso, frutto della composizione dei gas atmosferici. E’ il gas metano, in particolare, a rendere blu il pianeta. L’elemento assorbe, infatti, la radiazione rossa riflettendo quella blu. Ma sono i forti uragani a rappresentare la caratteristica principale del pianeta blu. Venti intensi spazzano l’atmosfera a velocità intense, in colossali vortici e cicloni. Colossali tempeste sconvolgono il pianeta spostando enormi quantità di idrogeno ed elio, oltre che di ammoniaca, acqua e metano che rendono l’oggetto classificabile come ”gigante ghiacciato”.
Le raffiche su Nettuno sono le più veloci in assoluto nel Sistema Solare, superiori ai 2.100 chilometri orari. Una potenza impressionante se paragonati ai più potenti uragani che, come Dorian, hanno colpito il nostro pianeta. Sulla Terra la velocità massima è di 252 chilometri orari, una potenza minima rispetto a quelli di Nettuno, fenomeni che sulla Terra avrebbero effetti devastanti distruggendo ogni tipo di costruizone. La turbolenta atmosfera nettuniana è sconvolta, inoltre, da un gigantesco vortice di colore scuro, la Grande Macchia Scura, molto simile alla più celebre Grande Macchia Rossa di Giove, anche se secondo gli studiosi non si tratta di una vera e propria tempesta, ma di un’apertura nell’atmosfera simile al nostro buco dell’ozono. La formazione di colore scuro risulterebbe molto ”puzzolente” al nostro naso, per la presenza dell’idrogeno solforato. Secondo gli esperti se la tempesta infuriasse sul nostro pianeta, sarebbe in grado di oscurare una vasta area, dalle dimensioni dell’Oceano Atlantico.