Tonnellate di platino e palladio nella superficie lunare. La ricerca

Ecco come la Luna potrebbe rappresentare la prossima frontiera per l’estrazione dei minerali preziosi.

Anche la Luna potrebbe essere una ”miniera”’ di sostanza preziose. A renderlo noto, in un comunicato, è un team di scienziati canadesi delle Università di Carleton e Dalhousie. Gli studiosi hanno analizzato dei campioni di materiale lunare, confrontandoli con quelli scoperti sulla Terra e parametrandoli con i processi che caratterizzano la geologia del nostro pianeta. L’esame dei depositi minerali sulla Terra suggerisce che una delle sostanze scoperte sia sul nostro pianeta che sulla Luna, il solfuro di ferro, è un composto che spesso si lega ai metalli preziosi come metalli preziosi, come il platino e il palladio.

Tonnellate di platino e palladio nella superficie lunare. La ricerca

Attraverso una serie di esperimenti gli studiosi hanno analizzato le reazioni del solfuro di ferro a pressioni estreme e alle temperature lunari. I risultati sono incoraggianti per gli studiosi riguardo la presenza di metalli preziosi all’interno del nostro satellite, a profondità notevoli. Insomma l’esplorazione della Luna potrebbe presentare un ulteriore elemento di interesse per gli esploratori del futuro. In ogni caso l’eventuale presenza di ”tonnellate di metalli come il platino” è stata ipotizzata già nel mese di luglio dalla NASA. L’estrazione di sostanze rare, aggiungono gli esperti, rappresenta un traguardo dell’esplorazione spaziale già alla fine del secolo scorso.