Amazzonia: i disastrosi effetti per l’atmosfera degli incendi

La concentrazione del monossido di carbonio ha raggiunti picchi notevoli, in una vasta area del Sud America.

Sono oltre 74mila gli incendi scoppiati in Amazzonia dall’inizio dell’anno, con un aumento dell’84% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una dele conseguenze maggiormente rilevanti del fenomeno è l’immissione in atmosfera di significative quantità di monossido di carbonio (CO), un gas dannoso che, come dichiarato dalla Nasa, è in grado di peggiorare il livello di inquinamento e sui cambiamenti climatici. Grazie ai dati del satellite Aqua (EOS PM-1) del programma Earth Observing System, l’agenzia spaziale ha realizzato una ‘mappatura’ del monossido di carbonio prodotto dagli incendi nella regione amazzonica del Brasile dall’8 al 22 agosto.

Amazzonia: i disastrosi effetti per l’atmosfera degli incendi

Come mostra l’immagine pubblicata dalla NASA, è possibile notare un progressivo aumento del gas e l’estensione della formazione che ricopre quasi per intero il Sud America, una parte dell’Atlantico e del Pacifico. Con la tonalità verde si indica il livello di concentrazioni di monossido di carbonio per 100 parti per miliardo in volume, il giallo 120 ppbv e il rosso 160 ppbv. Secondo gli esperti la sostanza inquinante può percorrere notevoli distanze rimanendo nell’atmosfera per oltre un mese, generando inevitabili conseguenze sull’ecosistema globale.