L’organo ha subito l’accumulo progressivo di calcio.
E’ una patologia davvero strana quella rilevata ad un anziano di New York che si era recato all’ospedale per effettuare delle lastre al ginocchio a seguito di una caduta. Le analisi, riprendendo anche l’area pubica, hanno rivelato, invece, un’ossificazione del pene: in pratica un accumulo notevole di calcio che ha composto una placca estesa. I sali di calcio si sono infiltrati nei tessuti molli accumulandosi nell’organo; il tutto è avvenuto senza che l’anziano avvertisse sintomi particolari.
Era il 1827 quando il fenomeno è stato rilevato in un paziente; da allora i casi non hanno superato i quaranta. All’origine potrebbero esserci svariate patologie come la malattia di Perynoie o la presenza di traumi e gravi malattie renali. Il trattamento dell’ossificazione del pene, spiegano i dottori, dipende dall’entità del fenomeno e dai sintomi del paziente. Nei casi meno gravi può essere sufficiente la somministrazione di analgesici, iniezioni intralesionali mentre per le situazioni maggiormente gravi è indispensabile intervenire chirurgicamente.