Clamorosa ”falla” nel sistema internazionale di avvistamento degli asteroidi.
Un asteroide di ben 130 metri di diametro ha sfiorato il nostro pianeta tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Un evento che ha lasciato sorpresi gli scienziati e gli osservatori di tutto il mondo, soprattutto per la vicinanza con la quale l’oggetto si è avvicinato pericolosamente al nostro pianeta, senza essere avvistato. Conosciuto con il nome di 2019 OK, l’oggetto è stato mostrato in un breve filmato pubblicato dall’Esa. Il punto di massimo avvicinamento è stato raggiunto il 25 luglio quando la distanza che ci separava dall’oggetto era pari ad un quinto dello spazio Terra – Luna.
Realizzato grazie a due differenti telescopi, il filmato riprende 2019 OK, in una serie di frame molto ”granulosi”. In ogni caso a colpire è il ritardo con il quale l’oggetto, di dimensioni notevoli, è stato avvistato: solo un giorno prima. Il tutto accade nonostante la Nasa è attualmente impegnata a mappare un asteroide potenzialmente pericoloso conosciuto con il nome di Bennu per trovare un punto di atterraggio e la JAXA giapponese ha bombardato Ryugu, raccogliendo dei campioni.