La radioattività record di quattro atolli settentrionali dell’Arcipelago.
Quattro atolli delle Isole Marshall presentano una radioattività superiore a quella di Chernobyl e Fukushima. A rivelarlo è uno studio pubblicato dalla Columbia University di New York. Secondo i ricercatori americani le quattro piccole isole, bombardate per i test nucleari, hanno ancora livelli di radiazioni allarmanti, dai dieci alle mille volte superiori alla zona della centrale di Chernobyl e di Fukushima, in Giappone. La ricerca si basa su 38 campioni prelevati da ben undici isole diverse, tra cui l’americio-241, il cesio-137, il plutonio-239 e 240, gli stessi elementi scoperti nelle zone vicine alla centrale russa e Fukushima. Secondo i dati le isole con più alte concentrazioni di radiazioni sono quelle settentrionale, cioè Naen, nell’atollo di Rongelap; Runit ed Enjebi, nell’atollo di Enewetak, e Bikini, nell’atollo di Bikini.
E’ Bikini l’isola con un livello di radiazioni maggiore secondo gli esperti, l’atollo che fu oggetto dei test atomici da parte degli Stati Uniti, nel 1954. La bomba atomica che esplose sull’Isola di Bikini risultò ben mille volte più potente di quella. Secondo gli ultimi testi l’isola ha una concentrazione di plutonio mille volte maggiore rispetto a quella rilevata dopo il disastro di Chernobyl. Nell’ambito delle verifiche effettuate, inoltre, è emerso come i frutti raccolti in differenti aree delle Isole Marshall contenevano una concentrazione di cesio-137 maggiore rispetto agli standard di sicurezza internazionali; in alcuni casi il cesio-137 era maggiore rispetto alle rilevazione di Chernobyl, effettuate a dieci anni dal disastro.