Basterebbe eliminare del tutto la carne rossa in favore di quella bianca per diminuire l’impatto sull’ambiente di oltre il 50% per individuo.
Un lieve cambiamento nella dieta può dare un significativo contributo a salvare il pianeta. Secondo uno studio realizzato da Diego Rose e Amelia Willits-Smith dell’Università Tulane e da Martin Heller dell’Università del Michigan, la sostituzione di carne rossa con quella bianca contribuirebbe a ridurre del 50% le emissioni di carbonio nell’atmosfera. Insomma mangiare pollo ed eliminare le bistecche rappresenterebbbe una vera e propria ancora di salvezza. Un’alimentazione di questo tipo, inoltre, garantirebbe lo stesso apporto nutrizionale al consumatore. Gli esperti sono partiti dal presupposto che uno dei maggiori inquinanti al mondo sono proprio i bovini e gli ovini.
Sulla base di questo dato, gli studiosi hanno raccolto i dati dettagliati sulle diete di circa 17mila persone, analizzate dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) e calcolandone il tasso di anidride carbonica immessa nell’atmosfera per ogni mille calorie consumate. Dallo studio è emerso come sia la carne di bovino responsabile del 52% di anidride carbonica mentre i piatti con carne mista di manzo producono un’emissione di carbonio pari al 33%. I molluschi e i crostacei si fermano, invece, al 10%. Sulla base di questi dati gli esperti hanno determinato come fosse sufficiente sostituire la carne di bovino con una quantità equivalente di pollo per ridurre l’impatto ambientale del 54%.