Secondo una ricerca del Dipartimento dell’Energia americano l’impatto ambientale del Dipartimento di Difesa americano è maggiore di interi paesi.
Una serie di ricerche del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, realizzate dal dipartimento di scienze politiche della Boston University e co-direttore del progetto Costs of War, hanno dimostrato come il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti rappresenti il più grande consumatore istituzionale di petrolio nel mondo. Di conseguenza la struttura rappresenta il maggiore produttore di gas a effetto serra nel nostro pianeta. Secondo la ricerca, il consumo di petrolio deriva dal notevole impiego di mezzi nelle varie missioni in giro per il mondo con undici portaerei nucleari in più di ottanta paesi.
Secondo il professore Crawford, autore dello studio, il Pentagono continua a utilizzare grandi quantità di combustibili fossili; solo dal 2001, ovvero dall’invasione dell’Afghanistan, l’emissione ha raggiunto un totale di 1.212 milioni di tonnellate di gas. Nel 2017 le emissioni di gas prodotti dal Pentagono, con un totale di 59 milioni di tonnellate, sono risultati maggiori della Svezia (50,8 milioni di tonnellate), della Finlandia (46,8 milioni) e della Danimarca ( 33,5 milioni). Al margine della presentazione dello studio, gli esperti hanno sottolineato come gli effetti inquinanti delle operazioni militari comportino delle conseguenze sempre più insostenibili per la comunità.