I bagliori avvistati sul nostro satellite potrebbero avere presto una spiegazione grazie ad un team di esperti.
Dei brevi bagliori vengono avvistati regolarmente sulla Luna, ormai dal 1950. Si tratta di eventi chiamati ”fenomeni lunari transitori” e sono caratterizzati da colorazione ed intensità variabili. Anche il diametro dei bagliori è variabile e può raggiungere anche i tre chilometri. La durata media dei bagliori è di circa 20 minuti, anche se a volte durano per diverse ore. Secondo Hakan Kayal, docente tecnologia spaziale presso l’Università di Würzburg, il fenomeno potrebbe derivare dalla fuoriuscita di gas dalla superficie della Luna. La natura dei flash più brevi rimane, però, un mistero.
Tra le possibili cause ci sono gli impatti delle meteore o particelle di vento solare caricate elettricamente che reagiscono quando vengono a contatto con la polvere lunare. La squadra di Kayal prevede di studiare sistematicamente questo fenomeno con l’aiuto del suo nuovo telescopio a due telecamere, costruito a circa 100 chilometri a nord della città di Siviglia. Lo strumento sarà dotato di un avanzato “software” che aiuterà a distinguere tra veri lampi lunari e gli eventi irrilevanti, come il passaggio di uccelli o piani davanti al fuoco del dispositivo.