Scoperto un esopianeta “proibito” nel deserto nettuniano

Scoperta importante nell’infinito spazio. Si tratta di un esopianeta individuato dai potenti telescopi Nex-Generation Transit Survey dell’ESO nel ‘deserto nettuniano’. La particolarità di NGTS-4b, così è stato chiamato, è il fatto di essere stato rinominato il pianeta proibito proprio perchè collocato in una zona attorno alle stelle nella quale tali corpi celesti non dovrebbero trovarsi. Così almeno si riteneva fino alla sua individuazione: il fascino di questo pianeta, dunque, sta tutto nella sua inconsueta posizione. I primi a descriverlo sono stati gli esperti di un team di ricerca internazionale coordinato da scienziati dell’università inglese di Warwick i quali, insieme ai colleghi del German Aerospace Center, dell’Università di Leicester, dell’Università di Ginevra e di altri istituti in tutto il mondo ne hanno raccontato le peculiarità.

A coordinare il lavoro di tutti, il professor Richiard G. West, docente presso il Dipartimento di Fisica e il Centre for Exoplanets and Habitability dell’ateneo britannico: l’individuazione è avvenuta grazie alle osservazioni della variazioni di luminosità della stella, legate al transito del pianeta, che dà origine a piccole eclissi. La massa di NGTS-4b è venti volte più alta di quella della Terra mentre rispetto al notro pianeta è tre volte più grande, pertanto è stato inserito nella classe dei subnettuniani. Impiega 1,3 giorni per orbitare attorno alla sua stella ed è talmente vicino che le temperature raggiunte superano i 1000 gradi. Ma è comunque presente un’atmosfer, elemento decisamente inconsueto per pianeti che ruotano così vicino al proprio astro. Secondo gli astronomi sarebbe arrivato nella zona proibita da poco meno di un milione di anni, pertanto sarebbero ancora in corso i processi di distruzione della sua atmosfera da parte della stella.