Per gli archeologi che li hanno scoperti si tratta certamente del ritrovamento che ripaga del lavoro di una vita. Tre splendidi e antichi mosaici greci in perfetto stato di convervazione sono stati trovati nella città turca di Zeugma, a poca distanza dal confine con la Siria, da un gruppo di archeologi coordinati dal prof. Kutalmis Görkay, dell’università di Ankara in Turchia. Il ritrovamento rientra nell’ambito del progetto di scavo avviato nel 2007 e velocizzato in seguito alle inondazioni che, a causa della costruzione di una diga, hanno colpito la zona.
Gli archeologi hanno lavorato ininterrottamente per trovare i tesori del passato e proteggerli prima che l’acqua potesse cancellare tutto. Scoprendo così i mosaici di vetro risalenti al 2° secolo avanti Cristo. Nonostante le inondazioni, il team è intenzionato a proseguire gli scavi nella speranza di individuare altre reliquie. I mosaici colorati, secondo gli esperti, facevano parte delle case dell’antica città: le raffigurazioni sono splendide, figure mitologiche come eroi antichi o déi. Si ritiene che venissero realizzati nelle stanze (scegliendo i soggetti in base alla specifica funzione della camera) perchè gli ospiti potessero ammirarli. E così Eros e Telete sono stati raffigurati in un mosaico posizionato in quella che un tempo era una camera da letto di una casa dell’antica città di Zeugma. La sua storia risale al terzo secolo avanti Cristo: in primis l’insediamento si chiamava Seleucia, da Seleuco I che fu uno dei comandanti di Alessandro Magno. Conquistata dai romani nel 64 aC venne ribattezzata: il significato di Zeugma è ‘ponte’ o ‘incrocio’ e per diversi secoli infatti la città fu considerata un florido centro di commercio, tra i più importanti dell’Impero Romano d’Oriente.