Una ricerca internazionale mira a far luce sulle cosiddette ”aurore a ventaglio”, una tipologia di fenomeno rappresentata già nel Settecento.
Un fenomeno tanto raro quanto suggestivo e rimasto avvolto nel mistero per secoli. Si tratta delle aurore a ventaglio, un particolare evento riprodotto, per la prima volta, nel 1770 in un disegno. L’aurora si generò durante una tempesta magnetica che colpì la città giapponese di Kyoto producendo delle strisce rosse e bianche che si alternarono dando vita ad un vero e proprio ventaglio di luce. Ma quello del 1770 non fu l’unico avvistamento del fenomeno. Aurore a ventaglio furono avvistate anche in periodi successivi e dal 1950 sono state riprodotte anche in alcune immagini.
Ma cosa sono le aurore a ventaglio? Si tratta di fasci di luce che appaiono alla base dell’orizzonte e che si innalzano verso l’alto; un fenomeno che si verifica solo in rari casi, in concomitanza con forti tempeste magnetiche che, come accaduto nel Giappone di fine Settecento, possono scendere insolitamente verso sud. Quando l’energia che arriva sul campo magnetico terrestre non è particolarmente elevata, il cosiddetto ovale aurorale interessa esclusivamente le latitudini alte; ma quando il fenomeno è molto energetico, l’ovale può estendersi fino a interessare latitudini medie. Insomma si tratta di aurore rare, ma potenzialmente pericolose per le infrastrutture terrestri, come spiega Ryuho Kataoka, dell’istituto nazionale di ricerca polare giapponese che aggiunge come sia importante ”capire i meccanismi di queste aurore per mitigare le loro possibili conseguenze”.
Lo studio:
https://www.swsc-journal.org/articles/swsc/full_html/2019/01/swsc180063/swsc180063.html
