Joe Navarro, esperto del linguaggio del corpo dell’FBI, spiega come riconoscere la ”comunicazione non verbale” ai microfoni di Wired.
In una breve intervista Joe Navarro, esperto del linguaggio del corpo dell’FBI, analizza quali sono i segnali da non sottovalutare, e utili per comprendere le sensazioni delle persone che sono di fronte a noi. Molto spesso, come spiega Joe Navarro a Wired, siamo portati a pensare che chi incroci le braccia abbia qualcosa da nascondere. In realtà si tratta di un semplice comportamento “tranquillizzante”, come se il soggetto si stia ”autoabbracciando”: lo stesso discorso riguarda lo schiarire la gola, toccare il naso o coprire la bocca. Anche guardare altrove dopo una domanda, secondo l’esperto, non rappresenta necessariamente un tentativo di inganno.
Si tratterebbe, infatti, del segno che la persona oggetto della domanda sta elaborando quante più informazioni necessarie. Ma quali sono i segnali da valutare? Raggrinzire il naso è un gesto di disappunto e disagio mentre stringere o succhiare le labbra significa che c’è qualcosa che preoccupa; strofinare la lingua contro la parte interna della guancia indica che l’interlocutore sta cercando di gestire le emozioni. L’inclinazione del collo può indicare se la persona è rilassata o ha un problema, alzare le spalle è una reazione tipica di chi non sa una cosa. La rigidità delle dita o l’atto di intrecciarle è un segnale di nervosismo. Un gesto per calmarsi è lo strofinarsi le mani sulle gambe. Incrociare i piedi dopo una domanda significa sentirsi minacciati dal quesito.