Deficit di attenzione e iperattività caratterizzavano la vita di Leonardo da Vinci. La ricerca inglese.
Un lieve disturbo da deficit dell’attenzione e una certa iperattività caratterizzava la vita di Leonardo da Vinci. A rivelarlo è uno studio realizzato dal King’s College di Londra con una ”diagnosi” che spiegherebbe, in parte, come l’artista italiano non abbia portato a termine una buona parte delle sue opere. Si chiama ADHD ed è il disturbo da deficit dell’attenzione ed iperattività, che spinge chi ne soffre ad una continua procrastinazione, una significativa incapacità di portare a termine i compiti, ma anche da un pensiero che spesso ”spazia”; il tutto accompagnato da una certa inquietudine di corpo e di mente.
Analizzando la vita del genio italiano, non può non saltare all’occhio la mole di attività incompiute nonostante gli elaborati progetti di pianificazione. Insomma una mancanza di perseveranza, tipica di chi soffre di ADHD, come le difficoltà nel rispettare i compiti, già dall’infanzia, perché costantemente in movimento e di ”passaggio” da un’attività all’altra; il tutto intervallato da brevi pisolini. Chi soffre di ADHD, però, ha spesso una maggiore creatività, spesso è dislessico, ha una maggiore curiosità, tratto essenziale della creatività, ma anche elemento di distrazione.