La scossa di terremoto le cui ”onde” hanno coinvolto quasi l’intero pianeta potrebbe essere stata provocata dalla nascita di un nuovo vulcano, al largo delle Mayotte.
Nel maggio del 2018 migliaia di terremoti hanno scosso la piccola isola francese di Mayotte, nell’arcipelago delle Comore, situata tra il continente africano e il Madagascar. La maggior parte erano lievi tremori, ma uno di loro, prodotto il 15 maggio di quell’anno, con una magnitudo di 5,8 gradi, è stato il più potente registrato fino ad oggi nella storia della regione. Mesi dopo, a novembre, un appassionato di terremoti ha registrato rare onde sismiche che iniziarono a diffondersi in tutto il mondo risuonando per più di 20 minuti, ma con una frequenza troppo bassa per essere percepita dagli umani.
Incurositi dal fenomeno gli scienziati francesi del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica Francia Research (CNRS), hanno deciso di indagare sul fenomeno riuscendo a scoprire la fonte della attività sismica: la nascita di un vulcano sottomarino a circa 50 chilometri al largo della costa orientale di Mayotte. Secondo gli scienziati, il giovane vulcano si trova a 3,2 chilometri sott’acqua, ha un’altezza di 0,8 chilometri e misura 4,8 chilometri nel suo punto più largo. Non è ancora chiaro se il vulcano sia ”nuovo” o semplicemente stia ricominciando la sua attività su una struttura più antica. “C’è ancora molta ricerca da scoprire – aggiunge Mark Tingay, specialista in geomeccanica presso l’Università di Adelaide, in Australia – ma è un’occasione per gli scienziati di studiare quello che è forse la nascita o il risveglio di un vulcano sottomarino.”