Si sarebbero cibati di un rene di marmotta crudo e nell’arco di pochi giorni sono morti di peste bubbonica. Le vittime sono due coniugi di etnia kazaka di 38 e 37 anni, che aspettavano un figlio ma che, seguendo un’usanza che in Mongolia viene ritenuta salutare, hanno mangiato carne cruda di marmotta contraendo la peste bubbonica. Il decesso è avvenuto l’1 maggio e sul caso sono intervenute anche le autorità per dichiarare l’immediata quarantena dell’intera regione. Il National Center for Zoonotic Disease mette in guardia da tempo la popolazione in merito ai rischi connessi a questa usanza dal momento che la carne cruda di questo animale può veicolare il batterio della peste, la Yersinia pestis. La vicenda è avvenuta in un piccolo villaggio della provincia di Bayan-Ölgij, regione al confine con Cina e Russia.
Dopo alcuni giorni il provvedimento di quarantena è stato revocato dalle autorità ma, stando a quanto riportato dal Siberian Times, 158 persone tra abitanti e turisti sono tenuti sotto osservazione perchè potrebbero essere entrate in contatto, direttamente o indirettamente con la coppia. La peste può oggi essere curata se viene trattata con antibiotici in tempi rapidi; ma la forma polmonare, contagiosa perchè si trasmette con la tosse, può provocare il decesso in meno di 72 ore. Il governatore provinciale Aipiin Gilimkhaan, citato dall’agenzia stampa francese Afp, ha confermato che non si sono verificati ulteriori casi al momento.