Le manifestazioni dell’allergia ai pollini possono essere tante. Ecco le più ricorrenti.
Con l’arrivo della Primavera il rifiorire della natura provoca inevitabili problemi per chi soffre di allergia ai pollini, alle graminacee e tanto altro. Ma come possiamo distinguere un banale raffreddore dai sintomi dell’allergia ai pollini? I segnali dell’allergia possono essere diversi. Tra i più ricorrenti troviamo gli occhi rossi, un’abbondante ed inspiegabile lacrimazione e il prurito oculare. Spesso si può manifestare anche un continuo prurito nasale, il naso chiuso, naso che cola con vari starnuti. Molti soggetti allergici possono manifestare gli stessi sintomi dell’asma, come la tosse, il fiato corto e una sensazione di costrizione al torace.
Nei casi più gravi i sintomi dell’allergia ”classici” possono essere accompagnati da manifestazioni maggiormente fastidiose come il bruciore o prurito alla gola e al palato fino a significativi disturbi della deglutizione, soprattutto in caso di assunzioni di alimenti vegetali con antigeni comuni ai pollini. Questo fenomeno, conosciuto in termine medico con il nome di sindrome orale allergica, si manifesta entro pochi minuti dall’assunzione del cibo ed è conseguente alla ”similitudine” botanica tra i pollini e le varie tipologie di vegetali.