Trovata una balena con la pinna caudale squarciata, esperti costretti a sopprimerla

Sono immagini strazianti e che spezzano il cuore, quelle diffuse da un team di scienziati che si è ritrovato dinnanzi ad una balena pilota con la pinna caudale tranciata quasi di netto da una barca. Nota anche come globicefalo, il giovane esemplare è stato trovato nelle acque meridionali dell’isola di Tenerife, Spagna, agonizzante per il dolore provocato dall’incidente, il contatto con un’imbarcazione che le ha quasi completamente tagliato la pinna. A rendere il tutto ancora più drammatico, il fatto che attorno a lei ci fossero diversi altri esemplari riuniti attorno all’animale ferito lanciando richiami. Ricordiamo che a sud di Tenerife è presente un incredibile santuario dei cetacei, che devono però fare i conti con la crescita del turismo sull’isola ed il conseguente aumento di imbarcazioni in quest’area di mare, che rappresentano un potenziale pericolo per le balene. Ogni anno, rivelano le statistiche, almeno due o tre cetacei vengono infatti uccisi dalle eliche delle barche ma gli esperti ritengono che il numero sia decisamente più alto.

L’esemplare, lungo 2 metri, è stato soppresso: gli esperti del centro di recupero della fauna selvatica “La Tahonilla” hanno confermato, di concerto con quelli delle associazioni Tonina e Acest, che la balena non sarebbe sopravvissuta. Una decisione difficile e accompagnata da lacrime di commozione ma anche da grande amarezza: sul posto sono intervenuti i veterinari e i biologi marini, allertati dall’equipaggio di un’imbarcazione appartenente ad una società di whale watching i quali hanno indicato loro la presenza di una balena ferita.

La ferita del mammifero marino era talmente grave che per l’odontocete appartenente alla famiglia dei delfinidi non era praticamente più possibile muoversi. Per questo gli esperti hanno preso la decisione di sopprimerla con l’eutanasia con l’iniezione letale effettuata dal dottor Jacobo Marrero Perez. Il cetaceo non è però morto subito, pertanto è stato issato a bordo della barca per accompagnare la sua morte nel modo meno doloroso possibile.