Si tratta di un meteoroide proveniente dal disco centrale della Via Lattea. La sua orbita non era influenzata dal Sole.
Era l’8 gennaio del 2014 quando il nostro pianeta è stato colpito da un frammento spaziale. Nulla di eccezionale, se non fosse per la provenienza del corpo celeste, originario dello spazio profondo. A rivelare le origini ”aliene” dell’oggetto sono stati due studiosi del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Harvard, attraverso una ricerca realizzata sul catalogo del Centre for NEO Studies (CNEOS). Del corpo celeste interstellare, però, non ci sono tracce, vista la sua completa dissoluzione nell’atmosfera, sul cielo di Papua Nuova Guinea.
Insomma un meteoroide di piccole dimensioni, forse di circa un metro, trasformatosi una palla di fuoco prima di raggiungere il suolo. Ma come hanno fatto gli esperti a rilevarne l’origine ”aliena”. E’ stata la traiettoria del corpo celeste a consentire agli studiosi di rintracciarne le lontane origini. L’impatto avvenne all’impressionante velocità di sessanta chilometri al secondo con un’orbita non influenzata dal Sole. L’origine dell’oggetto è da ricercare in un sistema planetario localizzato nel disco della Via Lattea.