Terremoto di magnitudo 3.6 spaventa la popolazione, sciame sismico in atto

C’è preoccupazione nel centro Italia per uno sciame sismico caratterizzato da decine di scosse di terremoto, iniziato improvvisamente e che si è fatto distintamente sentire dalla popolazione. Il sisma più intenso è avvenuto nella mattinata del 28 marzo 2019, un terremoto di magnitudo 3.6 registrato dai sismografi dell’Ingv nel mare Adriatico, ad una manciata di chilometri dalla costa e che, alle 10.55, ha fatto sobbalzare la popolazione, con centinaia di persone fuggite in strada per la paura di crolli. L’area epicentrale è quella in prossimità del litorale marchigiano, indicata come Costa Marchigiana Picena, nella provincia di Ascoli Piceno. Si è trattato di un terremoto estremamente superificiale, dal momento che l’ipocentro, come indicato da Ingv, è a soli 8 km di profondità; parte di uno sciame sismico iniziato il 27 marzo con diversi terremoti e proseguito per tutta la mattina: poco prima del terremoto di magnitudo 3.6 della scala Richter infatti, è stato registrato un sisma di M 3.1 alle 10.22 mentre alle 11.12 e alle 12.08 altre due scosse di assestamento di magnitudo 2.2 e 2.4 sono state confermate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

La zona interessata non è sovente caratterizzata da movimenti tellurici: i comuni nei quali i terremoti sono stati avvertiti risultano essere Grottammare (dove sono state sospese le lezioni), Cupra marittima, San Benedetto del Tronto e Pedaso. La prima scossa si è verificata alle 21.59 del 27 marzo al largo di Fermo seguita, poco dopo, da un terremoto M 2.9 e ancora alle 23.03 dalla terza scossa di magnitudo 3.1. Durante la notte si è verificata la quarta scossa, M 2.5. Al momento non risultano danni nè feriti ma la preoccupazione è tanta tra la popolazione e i sindaci dei paesi coinvolti hanno disposto la chiusura delle scuole a scopo precauzionale anche per la giornata del 29 marzo, in attesa che i tecnici comunali facciano tutte le opportune verifiche strutturali e gli esperti dell’Ingv forniscano informazioni più approfondite sul presunto sciame sismico.