I terremoti registrati oggi sono legati ai normali movimenti dell’area craterica e dell’edificio vulcanico e non hanno alcun legame con il magma sottostante.
Trenta lievi scosse di terremoto hanno interessato il Vesuvio nel pomeriggio di ieri, lunedì 25 marzo. Gli eventi sismici si sono concentrati in un breve lasso di circa un’ora, tra le 17.27 e le 18.32. Tutti i terremoti registrati sono stati di lievissima entità, ma piuttosto superficiali, concentrati nell’area del cratere e lungo il versante di Torre del Greco. La magnitudo maggiore è stata di 1.2 gradi della Scala Richter con una profondità di 1.240 metri, alle 17.45. La concentrazione degli eventi e la magnitudo ridotta confermerebbe come si tratti di un fenomeno legato alla subsidenza che interessa l’area craterica e dell’edificio vulcanico.
In pratica le rocce, con il tempo, si ”addensano” provocando un lieve sprofondamento della superficie; fenomeno che sul Vesuvio è misurato tra i cinque ed i sei centimetri dal 2012 a oggi. Il tutto si aggiunge allo scivolamento dei terreni poco coerenti verso il basso o la loro compattazione. Il livello di allerta, previsto nell’ambito del Piano di Emergenza della protezione Civile, rimane ”verde”, cioè quello minimo.