Le abitudini che possiamo correggere per iniziare a dare una svolta nella lotta ai cambiamenti climatici.
Ha soli sedici anni e riesce a muovere le masse. Greta Thunberg ha la determinazione e l’incapacità di aspettare tipica degli adolescenti. Le sue manifestazioni hanno avuto un’eco mondiale da quando, il 4 dicembre 2018 ha parlato ai microfoni del vertice COP24 e dopo aver saltato la scuola ogni venerdì manifestando, con un cartello, davanti al Parlamento svedese affinché prendesse provvedimenti contro i cambiamenti climatici. E così il Fridays for future ha raggiunto milioni di contatti sui social con una grande manifestazione il 15 marzo. Anche se più di uno scienziato ha definito la condizione attuale del pianeta come ”difficilmente recuperabile”, soprattutto per i ghiacci artici, ci potrebbe ancora essere una speranza di cambiare le cose, con l’aiuto di tutti. Ma cosa possiamo fare, nel quotidiano, per migliorare le cose?
Uno dei primi passi è di ridurre il consumo di carne, visto che la produzione di carne rossa immette nell’atmosfera una quantità di inquinanti quaranta volte superiore rispetto a quella di cereali e verdure. L’allevamento, soprattutto bovino, ha un impatto devastante sull’ambiente, per l’acqua e mangimi necessari, perciò può essere utile anche diminuire il consumo di latticini. Non dimentichiamo, inoltre, che le mucche sono responsabili del 28% delle emissioni mondiali di metano, un gas altamente inquinante. E sempre per abbattere le emissioni in atmosfera è utile abbattere l’uso dei veicoli, perciò camminare, spostarsi con i mezzi pubblici può essere uno dei primi passi. Anche il consumo di acqua ha un impatto devastante sull’ecosistema, perciò ridurne il consumo ed abbattere gli sprechi è importante. La carta andrebbe usata con più parsimonia visto che, per produrla, occorre il 40% del legname da taglio ogni anno oltre ad ingenti quantità di acqua. Ma è la plastica a rappresentare una delle ”nemiche” principali del mondo. Sono 300 milioni le tonnellate di plastica prodotte ogni anno, per la maggior parte usa e getta e non riciclabili. Ridurre l’uso di bicchieri e piatti per cucina in plastica, fare attenzione agli imballaggi dei prodotti acquistati ed alle buste della spesa è, dunque, fondamentale per dare una svolta.