Al di sotto della faglia protagonista del terremoto di Amatrice e Norcia, si troverebbe un volume vuoto, prodotto dal movimento ”a fisarmonica” delle rocce.
Una formazione denominata ‘‘volume fantasma’‘ è stata individuata sotto alla faglia che ha prodotto il sisma nel 2016 ad Amatrice e Norcia. Si tratterebbe del risultato dei movimenti di faglia che, come una fisarmonica, avrebbero potuto creato uno spazio per accogliere il volume di roccia che è sprofondato durante la fase sismica. A rivelare la strana formazione è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports. Attraverso l’elaborazione dei dati satellitari, il team di studiosi è riuscito a calcolare il volume di roccia che si è spostato durante la sequenza sismica, prodotta nell’agosto 2016 e non ancora interrotta.
I dati mostrano come il volume di roccia sia sceso di 7,5 volte più grande di quello che si è spostato verso l’alto. Gli studiosi hanno, dunque, pensato che possa essere presente un ”volume fantasma” al di sotto della roccia, un’area sprofondata, sotto la faglia, e che è stata occupata durante il terremoto. Non si tratta di uno spazio vuoto, come sottolineano gli esperti, ma il frutto di migliaia di fratture che producono un volume ”libero”, che può essere compresso per accogliere la roccia che si scende durante il terremoto. Migliaia di fratture si producono lungo la catena appenninica, nelle fasi presismiche, formando un volume ‘dilatato’ che collassa appena il peso delle rocce soprastanti diventa eccessivo. Questo spazio ”aperto” accoglie la parte in eccesso di roccia che si abbassa durante il sisma, proprio come accade una fisarmonica che si chiude.