Il ghiaccio infiammabile, ovvero gli idrati di metano, sono stati estratti nel Mar Cinese Meridionale. Ecco di cosa si tratta.
Dopo quasi venti anni di ricerca ed esplorazione, la Cina ha estratto con successo il cosiddetto “ghiaccio infiammabile”, il primo passo per quella che le autorità definiscono ”una rivoluzione energetica globale”. Gli esploratori della Repubblica Popolare, in pratica, hanno estratto il gas da una sostanza simile al ghiaccio sotto il Mar Cinese Meridionale. Si tratta di idrati di metano, detti anche “ghiaccio infiammabile”, e contengono vaste riserve di gas naturale. Ma cos’è di preciso il “ghiaccio infiammabile“? Sembrerebbe essere composto da cristalli di ghiaccio, ma se ingrandito a livello molecolare, è possibile notare come le molecole di metano siano ingabbiate dalle molecole d’acqua. Ufficialmente noti come metano clatrati o idrati, i cristalli si formano a temperature molto basse sotto alta pressione. Si trovano nei sedimenti sotto il fondale oceanico e sotto il permafrost sulla terraferma.
Nonostante la bassa temperatura, questi idrati risultano altamente infiammabili. Con l’abbassamento della pressione o aumentando la temperatura, gli idrati si dividono in acqua e grandi quantità di metano: un metro cubo del composto rilascia circa 160 metri cubi di gas, rendendolo un combustibile ad alta intensità energetica. Purtroppo, però, l’estrazione del gas è estremamente difficile e richiede alto un consumo energetico. Anche se è universalmente noto come gli idrati di metano siano potenzialmente una fonte di energia rivoluzionaria, la potenziale minaccia è che il metano possa fuggire durante l’estrazione, il che avrebbe gravi conseguenze per il riscaldamento globale. È