L’operazione è avvenuta senza intoppi: la capsula Crew Dragon si è perfettamente agganciata alla Iss, con una lunga manovra avvenuta autonomamente concretizzando fatto il buon esito del primo volo di prova senza equipaggio di una missione, Demo-1, che rappresenta un importante passo avanti nella capacità della Nasa di portare di nuovo a far volare gli astronauti. La capsula della SpaceX di Elon Musk è stata utilizzata nell’ambito del programma dei voli commerciali dell’agenzia governativa americana e, senza l’utilizzo del braccio robotico impiegato solitamente con le navette Dragon della SpaceX inviate verso la Stazione Spaziale Internazionale.
La partenza è avvenuta il 2 marzo dalla famosa piattaforma 39A di Cape Canaveral, nota per le partenze delle missioni Apollo e di quello dello Space Shuttle e nell’arco di poche ore la capsula, contenente 180 kg tra rifornimenti e materiali, oltre al manichino Ripley, ha raggiunto la Iss per avviare le operazioni per l’aggancio, avvenuto perfettamente. Sul manichino sono presenti una serie di sensori che hanno raccolto una serie di preziosi dati relativi alle sollecitazioni che, futuri astronauti che voleranno sulla Crew Dragon potrebbero subire negli istanti del lancio.
Oggi è possibile raggiungere la stazione spaziale, da parte degli astronauti, esclusivamente utilizzando le navette russe Soyuz o con i mezzi della Cina. Con il successo della missione la Nasa potrà tornare a trasportare uomini nello spazio: nel mese di luglio è infatti prevista la missione Demo-2 con i primi due astronauti a bordo di una capsula che, una volta a regime, potrà trasportarne sette. Doug Harley e Bob Behnken sono i primi astronauti assegnati al volo mentre quelli assegnati alla missione operativa della Crew Dragon per la Stazione Spaziale sono Victor Glover e Mike Hopkins.