Il segreto di Caronte in una mappa: enormi fratture sul satellite in passato

Quello che in passato appariva ai nostri occhi come un poco chiaro insieme di pixel può essere oggi ammirato in tutto il suo splendore. Stiamo parlando di Caronte, il principale satellite di Plutone osservabile in alta qualità comprese le sue pianure e montagne grazie al lavoro condotto dal Southwest Research Institute degli Stati Uniti. E’ stata infatti disegnata una dettagliatissima mappa, sintesi delle centinaia di immagini raccolte dalla sonda New Horizons nel 2015, anno dell’indimenticabile flyby su Plutone. La mappa riguarda un terzo della sua superficie ma è comunque un enorme passo avanti dal momento che risulta estremamente particolareggiata: sono state inoltre isolate dagli esperti ben sedici unità geologiche accomunate ognuna da territori aventi le medesime caratteristiche morfologiche come strutture rocciose dal colore più scuro, monti o avvallamenti. Il team di ricerca non si è fermato qui, combinando le immagini con quelle della luna di Plutone allo scopo di ottenere una struttura 3D.

Un vero e proprio nuovo volto di Caronte dunque, frutto di immagini grazie alle quali gli scienziati sono anche riusciti a ricavare una serie di indizi sull’evoluzione del satellite naturale di Plutone. Si ritiene infatti che in passato abbia rilasciato enormi quantità di materiale ghiacciato dopo essersi spaccato in più punti sulla superificie. Ancora oggi Caronte porta tali segni individuabili in diversi crateri che oggi è possibile ammirare anche sulla cartina geologica.