”Cambio di stagione” sul polo nord di Urano che si appresta all’estate.
Una colossale formazione temporalesca ricopre il polo nord di Urano. A catturare il fenomeno è la Wide Field Camera 3 dello Hubble Space Telescope nello scorso novembre. Nello scatto si nota una vasta formazione chiara composta da nubi luminose che riflettono notevolmente le luce del Sole. Secondo gli studiosi l’origine del fenomeno è da ricercare nella particolare rotazione di Urano, unico pianeta ad orbitare intorno al solo con un’angolazione di 90 gradi rispetto al piano; insomma quasi ribaltato. Questa posizione fa in modo che il Sole illumini costantemente il polo nord del pianeta, senza tramontare mai.
Una particolare fase sta attraversando il gigante di ghiaccio che sta per entrare, nella sua parte settentrionale, nella sua stagione estiva, un periodo di transizione che vede dei cambiamenti nella composizione atmosferica. Il tutto si traduce in una formazione di gas, una vera e propria cappa, sempre più luminosa e prominente. Poco lontano dalla gigantesca formazione, si trova una nube di metano ghiacciato così brillante da poter essere fotografata anche dagli osservatori dilettanti. Urano e Nettuno rientrano entrambi nella categoria dei ”pianeti giganti di ghiaccio”. Si tratta di corpi celesti sprovvisti di una superficie solida, ma di mantelli di idrogeno ed elio che ad una determinata profondità diventano liquidi formando un oceano molto denso che ricopre un nucleo roccioso. Il metano nell’atmosfera è in grado di assorbire la frazione rossa della luce visibile e consente a quella blu-verde di disperdesi nello spazio, mostrando questi pianeti con una particolare tonalità ciano.