Pioggia di metano liquido su Titano, il satellite di Saturno analizzato dalla sonda Cassini.
Piogge sul polo nord di Titano, il satellite di Saturno avvicinato dalla missione dell’Esa e della Nasa Cassini. Dopo oltre un anno dalla scomparsa della sonda, precipitata nella tempestosa atmosfera del pianeta, i dati continuano ad essere analizzati dagli esperti. A finire sotto alla lente di ingrandimento sono gli spettacolari anelli che circondano Saturno e naturalmente le sue lune. Acquazzoni di metano liquido sono stati individuati dalla sonda nell’emisfero settentrionale, immerso in una lunga estate che sulla luna ha una durata di sette anni terrestri.
Una ricerca della Geophysical Review Letters, la rivista dell’American Geophysical Union, dal titolo ”Observational evidence for summer rainfall at Titan’s north pole” ha descritto la formazione delle nuvole attraverso lo spettrometro VISM. Le immagini mostrano, inoltre, un’area luminosa nell’area del polo nord, una formazione molto ampia, scomparsa in breve tempo. Il riflesso è tipico delle superfici bagnate e successivamente oggetto di evaporazione. Quella segnalata da Cassini rappresenta la prima precipitazione estiva mai avvistata sulla luna di Saturno, unica nel Sistema Solare ad avere un’atmosfera e precipitazioni di metano liquido.