Giorni difficili in diverse regioni europee. Disagi per le copiose nevicate anche sull’arco alpino; neve anche sulle isole greche.
Non si placa la morsa della neve che sta coinvolgendo l’Europa, dalla Scandinavia alla Grecia. Tante le situazioni di emergenza che interessano l’arco alpino dove le temperature sono scese anche di venti gradi sotto zero e nei Balcani, coinvolti in pieno dai venti gelidi settentrionali. Disagi in Svezia dove un blackout delle linee elettriche ha lasciato decine di persone senza luce. Tredici i morti per le valanghe, un bilancio che potrebbe presto aggravarsi per i quattro dispersi in Norvegia, ancora oggetto delle ricerche dei soccorritori, e le continue nevicate. Una colossale valanga si è abbattuta sulla cittadina norvegese di Tromsø; una donna svedese e tre finlandesi sono rimaste uccise. La neve caduta copiosamente in Austria, ha isolato diversi villaggi ed interrotto le linee elettriche; un uomo di 78 è precipitato dal tetto che tentava di liberare dalla neve.
Nelle vicinanze di Salisburgo, invece, undici persone sono state tratte in salvo dopo che avevano trovato rifugio in una baita, senza elettricità e cibo per quattro giorni. Alto il rischio di valanghe in Svizzera e Germania; quest’ultima si trova ad affrontare anche i disagi dovuti ai forti venti nelle regioni settentrionali con ritardi, voli cancellati e difficoltà nei collegamenti marittimi (diverse navi hanno perso il carico al largo del Mare del Nord). Situazione difficile, per la grande quantità di neve, anche in Slovacchia ed in Grecia, dove le autorità hanno predisposto la chiusura di numerose strutture pubbliche. Tutto questo mentre una nuova irruzione di freddo potrebbe irrompere tra i Balcani e l’Italia già dalla giornata di domani.