Esplorare Venere attraverso palloni aerostatici: il progetto della Nasa

Attraverso dei palloni aerostatici gli esperti della Nasa contano di individuare le dinamiche sismiche di Venere.

Pressione, forti venti e temperature infernali rendono l’esplorazione di Venere proibitiva, anche per i rover moderni. Uno studio della Nasa, suffragato anche da una serie di sperimentazioni nel deserto del Nevada, ha però dimostrato come possano essere sufficienti dei palloni ripieni di elio per analizzare il pianeta più vicino a noi. Se operativi ad una determinata altezza, dove l’atmosfera del pianeta risulta più clemente, i palloni potrebbero restare attivi per un tempo sufficiente a consentire la registrazione di dati importanti.

Esplorare Venere attraverso palloni aerostatici: il progetto della Nasa

Uno degli obbiettivi degli scienziati è capire se la superficie del pianeta abbia gli stessi ”movimenti” della Terra. La ricerca dei terremoti su Venere sarebbe alla portata dei futuri dispositivi installati sui palloni, come testimoniato dagli scienziati in Nevada, dove sono stati registrati terremoti, creati artificialmente, da palloni alla distanza di 300 metri. Ma l’esplorazione di Venere, attraverso dei palloni di elio, non è un’idea del tutto nuova. Furono i russi, per primi, a lanciare dei palloni aerostatici sul pianeta, per studiare l’atmosfera venusiana. Ora l’obbiettivo degli esperti americani non è, però, la spessa coltre di gas che circonda il pianeta, ma comprendere l’attività geologica. Il tutto tentando di ricostruire l’evoluzione che ha reso oggi Venere un corpo celeste senza campo magnetico e del tutto privo di acqua.