Il 2019 si apre con un evento di grande rilevanza: l’allunaggio della sonda cinese cinese Chang’e’ 4 che tra il 3 e il 4 gennaio si poserà nel cratere Von Kármán alla scoperta di quello che è considerato il lato oscuro della luna. E’ la missione lanciata il 7 dicembre dalla Cina che sta lavorando ad una manovra mai tentata prima: il lander dovrebbe staccarsi dall’orbiter tra pochi giorni per raggiungere uno dei più conosciuti crateri da impatto della Luna, dal diametro di circa 2500 chilometri e ubicato nella zona del polo sud, regione nota per i forti sbalzi termici legati alla rotazione del satellite terrestre su sè stesso ogni 28 giorni.
Dopo il lancio avvenuto dallo Xichang Satellite Launch Center, nella provincia cinese del Sichuan utilizzando un razzo vettore Lunga marcia 3B, si lavora ora per cercare di far fronte ai possibili problemi di comunicazione derivanti dall’allunaggio in questa zona del satellite; area illuminata dalla luce solare per 14 giorni con temperature che toccano i 110 gradi centigradi mentre per i restanti 14 giorni il buio prende il sopravvento e le temperature crollano a -173 gradi.
La principale difficoltà sarà quella di riuscire a mantenere attiva la comunicazione con il centro di controllo. Per risolvere questo problema è stato lanciato, lo scorso maggio, il satellite Queqiao che lavorerà come ponte radio. Quella in corso è la tera importante missione del programma lunare cinese dopo quelle del 2007 e del 2010 che hanno portato due veicoli spaziali attorno alla Luna, seguite da quella del 2013 con l’allunaggio del rover Chang’e’-3.