Ecco come le esolune dei pianeti nei sistemi binari potrebbero essere in grado di ospitare vita extraterrestre.
I pianeti orbitanti intorno ad una coppia di stelle, i cosiddetti sistemi binari, potrebbero ospitare forme di vita, ma a condizioni molto particolari. E al pari dei pianeti, anche le loro rispettive lune avrebbero le carte in regola per lo sviluppo di vita biologica. A rivelarlo è una nuova ricerca dell’Institute for Advanced Study di Princeton nel corso di un’intervista rilasciata al sito Space.com. Le cosiddetto esolune, in particolare, rappresentano oggetti notevolmente interessanti dal punto di vista scientifico. Se ricoperte di uno spesso strato ghiacciato, questi corpi celesti potrebbero presentare, nelle profondità, degli oceani di acqua liquida. In un sistema binario, però, la minore stabilità delle orbite potrebbero facilmente proiettare i pianeti nello spazio profondo, satelliti compresi.
Attraverso una serie di modelli i ricercatori hanno, però, verificato la possibilità che questi lontani raggiungano un equilibrio intorno alle due o più stelle e, di conseguenza, delle lune orbitanti attorno ai pianeti. Gli esopianeti analizzati sono dieci e, attraverso dei modelli, gli esperti hanno verificato la possibilità dell’esistenza di lune stabili, soprattutto quando i pianeti sono di dimensioni maggiori, in grado di ”trattenere” i satelliti, evitando che vengano scacciate o attratte delle due stelle. Anche i giganti gassosi, i cosiddetti gioviani caldi, potrebbero avere lune abitabili. Ma come apparirebbe il cielo in un satellite di un pianeta in un sistema binario?
Durante il giorno, si vedranno due stelle, separate da circa 40 gradi, che si sposteranno notevolmente durante il corso del giorno. Le stelle binarie, inoltre, si eclisseranno a vicenda con una stella visibile per un periodo di tempo limitato.
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