Nuovi studi confermano la pericolosità della polvere lunare. Necessarie maggiori protezioni per i futuri astronauti.
Mettere piede sulla Luna è un traguardo già raggiunto dall’uomo ben cinquanta anni fa. L’esplorazione del nostro satellite potrebbe nascondere, però, delle insidie in precedenza non considerate. Si tratta della polvere che ricopre il corpo celeste, una sostanza che potrebbe causare non pochi problemi alla salute umana. A sottolineare la pericolosità della polvere lunare è una ricerca dell’American Geophysical Union presentata a Washington. Composta per il 20% da granelli estremamente fini, la polvere lunare è in grado di provocare infiammazioni ai tessuti respiratori. Conseguenze fastidiose che furono avvertite anche dagli astronauti delle missioni Apollo che accusarono subito nausea, mal di testa e febbre.
Ma cosa contiene la polvere lunare che fa tanto male? Sono i silicati ricchi di ferro ad essere responsabili di un aumento dei radicali liberi danneggiando le cellule attraverso stress ossidativo, principale causa o concausa di patologie come il cancro, l’invecchiamento cellulare e malattie degenerative. Gli esperti, nel corso della ricerca, hanno esposto fluido polmonare simulato all’augite e all’olivina, due sostanze di cui la polvere lunare è ricca. La polvere ha mostrato di dissolversi rapidamente nel fluido polmonare ed essere in grado, quindi, di entrare subito in circol. Alla luce dei dati, le prossime missioni esplorative sul satellite, sottolineano gli esperti, dovranno tenere in maggiore considerazione i sistemi di protezione degli astronauti alle polvere del nostro satellite.