I dati di Cassini confermano: gli anelli di Saturno stanno precipitando verso il pianeta o nello spazio aperto.
Gli anelli di Saturno sono destinati a scomparire. A rivelarlo è un team di esperti sulla base dei dati della sonda Cassini che dal 2004 al 2017 ha orbitato intorno al pianeta scoprendone i segreti. Ci vorranno circa trecentomila anni affinché il materiale che compone le suggestive formazioni verrà assorbito dall’attrazione gravitazionale del pianeta gassoso o si allontanerà nello spazio aperto. Le informazioni rese note dal team di studiosi rappresentano una sostanziale conferma degli studi realizzati grazie a Voyager. Negli anni ottanta la sonda rivelò come gli anelli fossero composti soprattutto da ghiaccio frammentato, costantemente colpito dalle radiazioni del Sole e dalle meteoriti.
Insomma gli anelli di Saturno si stanno disperdendo nello spazio o precipitano verso il pianeta stesso sotto forma di pioggia ghiacciata. Una tonnellata di ghiaccio al secondo che si getta inesorabilmente verso l’atmosfera gassosa. Formatisi circa 100 milioni di anni fa intorno ad un pianeta la cui età supera i quattro miliardi di anni, gli anelli di Saturno rappresentano un fenomeno ”passeggero” nell’evoluzione del Signore degli Anelli. La genesi della formazione è uno scontro tra satelliti ghiacciati, spinti all’impatto dagli asteroidi o dalle comete; un’antica carambola spaziale che ha prodotto uno scenario tra i più suggestivi nel Sistema Solare.